In questo articolo voglio parlarvi della scienza di Star Trek, affrontando tutti quei temi che possono sembrare folli e irrealizzabili, ma che hanno un qualche fondamento di realtà. Star Trek è sicuramente il franchising di fantascienza più apprezzato e lungo della storia; ha infatti fatto sognare e ispirato moltissime persone. La filosofia che sta alla base della serie è quella di un mondo finalmente evoluto e libero da guerre e discriminazione.
Star Trek nasce alla fine degli anni 60, raccontando le storie del popolo della terra in un futuro non poi tanto lontano. Dove gli umani fanno parte di una federazione unita dei pianeti, e a bordo di navi spaziali esplorano l’universo in cerca di strani e nuovi mondi.
L’importanza di Star Trek nella società
Prima di andare ad analizzare la scienza di Star Trek, voglio soffermarmi sulla parte sociale del film. L’ideatore della serie, Gene Roddenbarry, cercò fin da subito di creare un universo dove l’umanità viveva con uno spirito diverso da quella attuale. La parola d’ordine era la positività e la pace. Cercare di rendere il mondo migliore superando i limiti imposti non solo dalla scienza ma anche dalla società e dalle credenze più antiche.
Quando è stato creato, nel mondo ancora molti temi non erano facilmente trattabili, come le discriminazioni e le assurdità politico religiose di cui il nostro mondo è stato ed è ancora infetto. In quel periodo in America i temi scottanti erano molti, dalle battaglie razziali alla guerra. Ma Roddenbarry riuscì grazie ad una serie fantascientifica a trattare questi temi in maniera semplice ma distaccata. In Star Trek abbiamo il primo equipaggio multirazziale, dove appare per la prima volta in tv una donna di colore (interprete del tenente Uhura).
E’ riuscito a trattare problemi reali associandoli a razze aliene e quindi senza espliciti riferimenti alla società attuale. Portando gli spettatori ad empatizzare su problematiche molto serie senza però uscire dal mondo fantastico. Servendosi anche di personaggi come il signor Spock che grazie alla sua logica Vulcaniana riusciva a risolvere problemi etici complessi.
La scienza di Star Trek:
Ora concentriamoci sull’argomento principale, la scienza di Star Trek. Negli anni la scienza di Star Trek, è stata definita come “più fedele alla scienza di qualsiasi altra serie di fantascienza mostrata in tv”. Sono stati scritti tantissimi libri e fatti innumerevoli documentari, oltre al fatto di aver ispirato tantissime persone. Ora andiamo a fare una carrellata dei principi tecnologici e scientifici che hanno fatto la storia di questo grandioso universo fantascientifico. Scoprendo che molte volte è facile passare dalla fantascienza alla realtà.
Motore a curvatura
Non potevo che iniziare dal motore a curvatura o warp drive, potentissimo motore che permette alle navi spaziali di viaggiare a velocità sub-luminali. Nelle innumerevoli avventure dell’Enterprise, la più famosa nave della federazione e protagonista di quasi tutte le serie, viene spiegato come funziona il principio della curvatura. In pratica questo potentissimo motore riesce a generare un campo di forza intorno alla nave, che riesce a curvare lo spazio. Grazie a questo l’equipaggio riesce a compiere viaggi di centinaia di anni luce in pochissimo tempo.
Ma nella realtà è possibile? Come sappiamo grazie alla relatività Einstein non è possibile per un corpo superare la velocità della luce. Ma le leggi di Einstein non vietano che sia lo spazio tempo ad andare più veloce della luce, lasciano ferma la teorica navicella. Proprio su questo principio si basano le teorie sul motore a curvatura, portate avanti dal fisico teorico spagnolo Alcubierre.
Proprio come in Star Trek il principio di base prevede che la nave faccia scorrere nel vero senso della parola lo spaziotempo sotto di essa. Creando una deformazione frontale che va a rigonfiarsi alle sue spalle, grazie a questo sempre in teoria si potrebbe viaggiare stando fermi. Ma come ogni teoria ci sono dei problemi di ordine tecnlogico che ad oggi non possiamo ancora superare. Per far funzionare un motore del genere si è calcolato che servirebbe l’energia di un intero sole. Anche se ora non è possibile la sua realizzazione, non è detto che in futuro non si riesca a superare questo limite tecnologico. E finalmente poter viaggiare tra le stelle.
Teletrasporto
Teletrasportami Scotty, questa frase entrata nel cuore di tutti gli appassionati Trekkie fa sognare sulla possibilità di spostarci da un luogo ad un altro istantaneamente. Il teletrasporto è uno dei cardini della serie di Star Trek, sempre presente e utile nel risolvere tantissime situazioni. Nella serie il teletrasporto viene spiegato come un flusso di materia che viene prima disgregato e poi ricomposto da un’altra parte. Questo è possibile grazie ad una super fonte di energia che riesce in pochi secondi a mappare tutte le molecole di un corpo. Fatto questo riesce a trasmetterle nel luogo di arrivo.
Nella realtà invece la tecnologia del teletrasporto è al momento irrealizzabile, ci sono studi e molti esperimenti per il solo trasporto di atomi. Altre teorie vanno a ricadere nella fisica quantistica, ma comunque sia nulla minimamente paragonabile a quello della serie. Senza dimenticare l’enorme energia che servirebbe per completare tutto il processo. Ci sono anche degli aspetti etici da non sottovalutare, del tipo la persona che viene teletrasportata è la stessa di quando è partita. Per il momento possiamo non farci questi problemi.
Sintetizzatore proteico
Come sarebbe bello se quando abbiamo voglia di un buon e poco sano cheeseburger, potessimo crearlo istantaneamente. Si è proprio questo il sintetizzatore proteico, una sorta di forno che riesce a ricreare qualsiasi pietanza, solo rimescolando le molecole che servono.
Ad oggi la cosa che più si avvicina è la oramai famosa e molto popolare stampante 3d. Forse infatti molti non sanno che le stampanti 3d non stampano solo oggetti. Infatti ne esistono anche versioni alimentari che possono creare una pietanza. Anche se anni luce dal sintetizzatore proteico diciamo che per il momento ci possiamo accontentare.
La scienza di star trek il Tricorder
Strumento diventato famoso e divenuto anche oggetto cult, è il tricorder. Piccolo dispositivo ricolmo di sensori di tutti i tipi, capace di analizzare praticamente di tutto. Compagno inseparabile di ogni membro della flotta.
Oggi anche se non proprio come il tricorder, abbiamo dispositivi che lo ricordano moltissimo. Dagli analizzatori presenti sui rover marziani, ai più semplici sensori che ci portiamo sempre negli smartphone. Ci sono molti progetti che portano avanti la creazione di dispositivi simili al tricorder, vedremo in futuro, magari sarà il nuvo smartphone.
Traduttore universale
Il cercare di essere una serie più reale possibile, non poteva escludere il problema della comunicazione tra razze aliene differenti. L’accessorio che rende possibile conversare con gli amici extraterrestri è il traduttore universale. Apparecchio che instantaneamente traduce un’innumerevole quantità di lingue differenti, e se non presente nel suo data base riesce comunque a studiarle velocemente.
Oggi disponiamo di aiuti molto simili al traduttore universale. Basti pensare all’ormai strausato traduttore di google, ma anche a moltissimi apparecchi che traducono simultanemaente molte lingue.
Razze aliene umanoidi
La stragrande maggioranza di specie aliene viste nella serie sono di tipo umanoide. Quindi molto simili a noi, se non fosse per colore o tratti fisionomici strani, sarebbero come gli essere umani. Bisogna ricordare che la serie è nata più di 50 anni fa e che gli effetti speciali erano ancora in fase embrionale.
Bisogna però dire che molti studi e osservazioni della diversità evolutiva anche sul nostro pianeta, hanno portato a non escludere una possibile somiglianza. Infatti si pensa che una forma di vita intelligente deve per interfacciarsi con l’ambiente essere dotata di sensi molto simili ai nostri. Ovviamente un pianeta diverso dalla terra ha molti fattori che influiscono su queste previsioni. Pensiamo alla gravità o alla composizione dell’atmosfera. Comunque sia speriamo di scoprire presto come sono fatti i nostri amici Alieni.
La scienza di Star Trek e i Viaggi nel tempo
Nella serie come per qualunque racconto di fantascienza che si rispetti, non possono mancare i viaggi nel tempo. Anche se l’accademia delle scienze Vulcaniane vieta i viaggi nel tempo, la fisica per come la conosciamo oggi non ha niente in contrario.
La difficoltà risiede sempre nell’inmensa quantità di energia che serve per compiere questo tipo di viaggio. Possiamo dire che ad oggi non è impossibile ma resta comunque ancora un argomento che sta più alla fantascienza che alla scienza canonica.
Universi paralleli
In Star Trek capitano molto di frequente episodi ambientati nell’universo specchio, ovvero un universo parallelo dove la federazione è malvagia. La teoria degli universi paralleli o del multiverso è un’ipotesi che postula l’esistenza di più universi coesistenti fuori dal nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele.
Su questo argomento siamo pienamente nel campo fantascientifico, attualmente il multiverso è fonte di ampio dibattito all’interno della comunità scientifica.
Gravità artificiale
Sulle navi della Flotta, come in tutte quelle presenti all’interno della serie, i passeggeri si sentono come sul loro pianeta grazie alla gravità artificiale. In Star Trek la spiegazione della gravità artificiale è data dalla creazione di un campo antigravitazionale. Si tratta di una tecnologia che, ad oggi, per le conoscenze che abbiamo della fisica, è irrealizzabile.
La tecnologia usata sulla stazione spaziale internazionale e nei moduli spaziali cerca di simulare la gravità artificiale tramite degli espedienti diversi da quelli del film. Infatti vengono usate centrifughe rotanti per ridurre gli effetti della gravità all’interno dei veicoli spaziali. Ma in questo campo c’è ancora tantissima strada da fare.
Comunicazioni sub spaziali
La comunicazione subspaziale è la principale forma di comunicazione utilizzata nella Federazione. Infatti si usa la comunicazione attraverso il sottospazio (da qui il termine subspaziale), invece dello spazio normale, al fine di consentire l’invio di dati e messaggi attraverso distanze interstellari ad una velocità superiore a quella della luce.
Ciò dovrebbe essere reso possibile dal fatto che nel sottospazio non esiste la barriera della velocità della luce.
Ovviamente qui siamo nella fantascienza più pura.
In realtà non viene mai specificato bene cosa sia il sottospazio. Viene semplicemente fatto capire che è una specie di regno che esiste esattamente come lo spazio normale, e che può essere utilizzato per le comunicazioni.
La scienza di Star Trek : il Phaser
Quante volte abbiamo sentito “Phaser settato su stordimento“? Non servono presentazioni per l’arma principe della Federazione. La pistola laser usata in Star Trek era dotata di più modalità, tra cui uccisione e stordimento. Questo anche a simboleggiare che non era sempre necessario arrivare ad uccidere.
Oggi la tecnologia delle armi laser è intrinsecamente controversa. Ad oggi sono molti studi e prototipi. Ma riuscire a convogliare in una pistola di dimensioni contenute un potente raggio laser ha dei limiti non solo tecnologici.
Qualche lettura consigliata sulla scienza di Star Trek
Lunga vita e prosperità!